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Fonderia di ferro di seconda fusione il Pignone

Lastrigiani

Il Pignone, nel 1842, è un agglomerato di case attorno alla chiesa di S.Maria, appartenente alla comunità di Legnaia.

Compresa tra Porta S.Frediano, l'Arno e la via Pisana, la zona prendeva il nome dalla presenza di un punto di scalo per i navicelli che trasportavano merci sull'Arno.

Oltre alle competenze specifiche del Benini, di cui si è detto, l'altro socio Niccoli è incaricato dell'ispezione dei lavori, ma non ha la direzione tecnica, che è affidata all'ingegnere tedesco Federico Schenk.

( Il Niccoli si dimetterà dopo pochi mesi, e viene liquidato dagli altri due soci.)

Nel 1843, dopo la messa a punto tecnica del reparto di fonderia, lo Schenk si dimette, e alla direzione tecnica subentra l'ing. Pietro Benini, figlio di Pasquale.

Da ricordare come , nel 1853, alla Pignone venisse costruito il primo motore a scoppio di Barsanti & Matteucci.

In seguito, gli sviluppi urbanistici di Firenze e la necessità di ampliamento, non consentiranno più la permanenza dell'azienda al Pignone; nel 1918 vi è il trasferimento a Rifredi, il nuovo quartiere industriale di Firenze.

Dai 100>200 occupati del diciannovesimo secolo, la fabbrica raggiungerà i 1000>2000 del ventesimo.

Fonti :

Monica Pacini - Tra acque e strade - Lastra a Signa da Pietro I Leopoldo
al Regno d'Italia, Olschki Editore , Firenze 2001.

A.A.V.V. - Arte e Industria a Firenze - La fonderia del Pignone 1842 - 1954
Electa editrice, Milano 1983.







































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Marchio della fonderia del Pignone


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