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Buonarruoti Michelangelo

Toscani illustri

Nasce a Caprese in Casentino nel Marzo 1475, da Francesca di Neri di Miniato del Sera e Lodovico di Leonardo Simoni, Podestà del luogo.

Fu pittore, scultore, architetto e poeta.

Manifestò precocemente interessi artistici, e a tredici anni è a bottega da Domenico Ghirlandaio, introdotto dall’amico Francesco Granacci.

Poi frequenta Bertoldo di Giovanni, collaboratore di Donatello, che dirige il Giardino di Lorenzo dei Medici presso San Marco, imparando la tecnica della scultura.

Le sue opere furono apprezzate dal Magnifico, che lo accolse nel suo palazzo.

Ebbe così contatti con umanisti come Poliziano , Ficino, Pico della Mirandola.

In seguito alle sommosse che porteranno alla caduta dei Medici, e per l'avvicinarsi dell'esercito di Carlo VIII, nel 1494 lascia Firenze e va a Venezia, poi a Bologna e Roma.

Opera a Firenze dal 1501 al 1505, realizzando il David in marmo, (la Signoria voleva una statua quale simbolo della città) e il cartone la Battaglia di Cascina, per la Sala del Consiglio in Palazzo Vecchio.

(E’ in gara con la “Battaglia di Anghiari” di Leonardo, quest’ultimo già iniziato a dipingere.

Queste due opere saranno ricordate come “la scuola del mondo” dai giovani artisti del tempo)

Poi Giulio II, su consiglio di Giuliano Sangallo, lo chiama a Roma per il proprio monumento funebre.

Questo progetto, per vari motivi si prolungherà nel tempo e lo tormenterà a lungo, tanto da essere definito da lui stesso “la tragedia della sepoltura”. (Sarà compiuto nel 1548…)

Decora poi la Cappella Sistina, ultimata nel 1512 dopo quattro anni di lavoro.

Rimarrà a Roma sino alla morte, salvo una nuova parentesi fiorentina allorché fu incaricato da Leone X, (Giovanni dei Medici) di eseguire la facciata di San Lorenzo.

Il contratto, poi annullato per la difficoltà a trovare i fondi, è sostituito con l'incarico di trasformare una cappella di San Lorenzo in cappella funeraria dei Medici.

Cacciati i Medici da Firenze, si schiera con la Repubblica Fiorentina, e accetta l'importante carica di "governatore e procuratore alla fabbrica e fortificazione della città".

Alla caduta di Firenze, si nasconde per sfuggire a vendette, ma presto perdonato da Clemente VII, è di nuovo a Roma nel 1534.

Paolo III nel 1535 lo nomina a capo della fabbrica di San Pietro e su sua richiesta, realizza nella Sistina il “Giudizio Universale”, (1541) nella parete di fondo della Cappella.

E’ l’ideale “chiusura” al precedente tema delle origini del mondo, illustrato dall’artista.
Alla morte, nel Febbraio 1564, gli furono tributati solenni funerali, e fu deposto nella chiesa dei Santi Apostoli.

Pochi giorni dopo il nipote Leonardo, temendo gli fosse impedito, trafugò di nascosto il corpo e lo portò a Firenze, dove ebbe solenni esequie in San Lorenzo.

Di Benedetto Varchi fu la lettura dell’orazione funebre.

Michelangelo fu poi sepolto dentro la Basilica di Santa Croce, e il suo sepolcro scolpito dall’amico Vasari.

David, sinbolo della Repubblica fiorentina
Galleria dell'Accademia

Sacra Famiglia (Tondo Doni)


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