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Torre Pandolfini

Storia di Lastra > LASTRA A GANGALANDI

Eugenio Gamurrini nel “Istoria genealogica delle famiglie nobili Toscane e Umbre, (1668-1691) riporta che fra le appartenenze del castello di Signa vi è …un fortissimo e utilissimo ponte sul fiume Arno, già corredato per sua difesa da un eminente torre di là del fiume, la quale è presentemente incorporata in un palazzo della presente famiglia Pandolfini… concedutagli dal comune di Firenze, forse per essere alquanto disfatta, o non più necessaria alla difesa del Ponte…

Fu probabilmente intorno al 1380 che Filippo Pandolfini, proprietario di altre terre nelle vicinanze, acquistò dalla Repubblica Fiorentina la Torre, inglobandola successivamente a scopo residenziale
nel suo palazzo di Ponte a Signa, o “casa di Gangalandi” ; Filippo fino al 1378 era stato impegnato a Napoli e successivamente era rientrato a Firenze.
Lorenzo Cantini in” Saggi Istorici D’Antichità Toscane” - Firenze 1797-, Vol. X, così scrive a proposito dei Pandolfini e segnatamente di Filippo:

Ritornati i Guelfi al dominio di Firenze,anche i Pandolfini poterono tranquillamente tornare alla Patria e fissarono la loro abitazione nel Sesto di Borgo SS.Apostoli e successivamente nel
Quartier S. Giovanni nel popolo di S.Procolo come dimostrano le Carte raccolte dal sopracitato Senator Roberto Pandolfini. Godè questa famiglia di tutte le Magistrature della Patria, e 28 volte il
Priorato e 12 il sommo onore del Gonfalonierato di Giustizia. Il primo Priore fu Filippo di Ser Giovanni nel 1381, il quale fu anche il primo gonfaloniere nel 1397...Egli esercitando la Mercatura passò
nel Regno di Napoli, ove godendo il favore della Regina Giovanna, si trattenne molti anni, e finalmente ritornò alla Patria ricchissimo. Fabbricò, oltre all’acquisto di molti beni, un magnifico Palazzo a
Ponte a Signa, dalla parte d’Oltrarno, incorporando in esso una Torre, che sovrastava al detto Ponte, concedutali dal Comun di Firenze. Merita questo Palazzo di essere rammentato per aver servito
d’alloggio a vari Principi, e distinti personaggi. Nel 1434 il Pontefice Eugenio IV, fuggito da Roma, e venutosi in Toscana, alloggiò in questo Palazzo. Renato D’Angiò Re di Napoli, quando venne
a Firenze per abboccarsi col suddetto Pontefice nell’anno 1442, si fermò in questo Palazzo, come pure vi alloggiarono Francesco Sforza , nell’anno 1435. Il Marchese Niccolò D’Este
nel 1439, e nel 1494 allorchè da Pisa passò di Firenze, per portarsi all’acquisto del Regno di Napoli, Carlo VIII, Re di Francia ivi alloggiò la Corte, e il re prese alloggio nel palazzo, in quel luogo
edificato da Battista, di Pandolfo Pandolfini. Fu Filippo uomo di somma reputazione e morì poco dopo il 1400, in età di anni 100 compiti… La sua arme fu di 3Pesci D’Oro in Campo Azzurro…aggiunte a quella de Boscoli…

(Filippo Pandolfini aveva sposato una Boscoli, Dora.)

Il loro figlio Agnolo, morto nel 1446, visse gli ultimi suoi anni in questa residenza, lasciando nella divisione dei beni tra i figli la villa a Carlo,

Questi, a sua volta, nel testamento del 1470 la trasferì agli eredi Domenico e Meglio, comandando che la casa non fosse venduta; cosa che avvenne invece nel 1530, dopo che i Pandolfini nel 1480 avevano costruito una nuova Villa, nelle immediate vicinanze della Torre.

Successivamente al 1530, non abbiamosi più notizie di questa Villa con annessa Torre sino ai primi anni dell'Ottocento.

I Ducessois Prat, in fuga dalla rivoluzione francese, l'acquisteranno unitamente alla "nuova villa", e ne resteranno proprietari fino al 1974, quando è acquistata dai Brogi, attuali proprietari.

Stemma dei Pandolfini

Torre Pandolfini, 2007.


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