Storia di Lastra > XIV° sec.
Nato a Firenze nel 1606, vi frequenta l'Accademia delle lettere, ma si interessa anche di pittura, formandosi alla scuola di Matteo Rosselli.
Dipingerà numerose opere, tra cui Cristo e la samaritana e Giacobbe al pozzo .
In ambito letterario fonda l' Accademia dei Percossi con Salvator Rosa, di cui esegue il ritratto, oggi agli Uffizi. (Nella galleria vi è anche l'autoritratto del Lippi).
Nel 1647, col sostegno dell'architetto e ingegnere del Granduca Ferdinando II Alfonso Parigi, di cui aveva sposato una cugina, si trasferisce alla corte di Claudia de' Medici a Innsbruk, che aveva richiesto un buon pittore a servizio.
Vi rimarrà sei mesi, rientrando a Firenze per la morte dell'arciduchessa.
E' durante questo soggiorno che inizia a comporre la “Novella delle due Regine” che poi diverrà il “ Malmantile racquistato ”,poema eroicomico in 12 canti e in ottave.
Avrà l'ampio e prezioso commento , sotto l'aspetto filologico, di Paolo Minucci, e la scrittura di Antonio Malatesti per gli argomenti di ogni canto.
Ricco di proverbi, motti, fiorentinismi, è scritto nella lingua viva del popolo di metà seicento, e tra i personaggi burleschi dell'opera vi compaiono, anagrammati, anche diversi amici del Lippi.
L'opera uscirà postuma sotto lo pseudonimo di Perlone Zipoli nel 1676, e sarà approvata successivamente come Testo di lingua dal Vocabolario della Crusca.
Lorenzo Lippi muore nel 1665.
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In “Vita di Lorenzo Lippi, cittadino e pittore fiorentino", scrive Filippo Baldinucci:
…… Era egli già pervenuto all'età di quaranta anni in circa, quando si risolvè di accasarsi colla molto onesta e civile fanciulla Elisabetta, figliuola di Giovan Francesco Susini, valente scultore e gettatore di metalli discepolo del Susini vecchio, e di Lucrezia Marmi, cugina di Alfonso di Giulio Parigi ………..
Aveva egli, come si è accennato, non solamente qualche parentela, ma ancora grande amicizia e pratica col nominato Alfonso Parigi, che possedeva una villa in sul poggio di Santo Romolo , sette miglia lontano da Firenze sopra la strada pisana , in luogo detto la Mazzetta , posseduta oggi da Bernardino degli Albizzi, gentiluomo dotato di ottimi talenti e di graziosi costumi: la qual villa è non più di un miglio lontana da quel castello di Malmantile , che oggi per essere in tutto e per tutto vòto di abitatori e di abitazioni, benchè conservi intatte le antiche mura, non ha però di castello altro che il nome.
Andava bene spesso il Lippi in villa del Parigi: e nel passare un giorno, andando a spasso, da quel castello, vennegli capriccio, com'egli era solito a dirmi, di comporre una piccola leggenda in istile burlesco la quale dovesse essere, come sogliamo dir noi, tutto il rovescio della medaglia della Ge rusalemme Liberata, bellissimo poema del Tasso: e dove il Tasso elettosi un alto e nobilissimo soggetto per lo suo poema, cercò di abbellirlo co' più sollevati concetti e nobili parole……..
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Lorenzo Lippi
Firenze, 1606 - 1665
Villa di Mazzetta
Loc. S.Romolo ( Lastra a Signa )